I formati
Nell’ambito del festival ci sarà spazio per vari formati con diversi punti chiave. I formati sono realizzati in collaborazione con diversi partner.
Formato 1: Strutture di promozione a Basilea
Su richiesta del pubblico, questo formato del 2021 sarà riproposto. Insieme all’associazione Wildwuchs, la Fondazione Christoph Merian sta progettando un webinar volto a incentivare uno scambio di conoscenze tra enti di promozione culturale in merito alla questione dell’accesso alla cultura. Un tema, questo, che concerne gli artisti e le artiste con disabilità ma anche tutti/e coloro che, per svariati motivi, hanno difficoltà a partecipare alla vita culturale. In tale contesto sono offerte linee guida concrete che indicano le misure da adottare per promuovere la partecipazione alla cultura. In questa sezione di approfondimento, IntegrART intesse reti e crea collegamenti, con l’obiettivo di agevolare lo scambio di informazioni sulle strutture che gli enti di promozione possono implementare, in modo che gli artisti e le artiste con disabilità siano meglio rappresentati/e.
Formato 2: Audismo, potere e privilegi nel settore dell’arte e della cultura, Berna e Lugano
Audismo – Discriminazione delle persone non udenti. Il settore culturale svizzero offre pochissimo nella lingua dei segni. Coloro che traducono opere teatrali, concerti o interventi nella lingua dei segni rappresentano il modello da seguire. Ma quanto possono essere veramente esemplari? E gli sforzi sono effettivamente sufficienti? La parità per le persone non udenti non sarebbe piuttosto da intendere come una partecipazione molto più massiccia e scontata nel settore culturale da parte di sordi/e e persone con difficoltà uditive?
Questo obiettivo può essere raggiunto solo se anche gli operatori e le operatrici artistici/artistiche e culturali udenti utilizzano la lingua dei segni. Il Visual Vernacular può fare da ponte ed essere integrato come Estetica dell’Accesso nelle arti dello spettacolo, che includono anche la danza? Come si potrebbe fare?